24 gennaio 2007

Ode alla vita


Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
(P. Neruda)

21 gennaio 2007

Errori



Oggi ho ferito una persona che considero amica. L'ho delusa e quello che più mi dispiace è che è stato un errore di ingenuità, non ho assolutamente pensato a come potesse reagire, alle conseguenze! A volte è difficile mettersi nei panni degli altri, questa volta non ci ho nemmeno provato e questo è un motivo in più per sentirmi in colpa. Gli errori fanno parte della vita, l'importante è avere la possibilità di rimediare e spero di averla! Non sono perfetta e non lo sarò mai, continuerò a fare errori più o meno gravi, l'importante è non commettere gli stessi! E come diceva Oscar Wilde ... «Esperienza è il nome che ciascuno dà ai propri errori».

12 gennaio 2007

Pregiudizi

A volte è difficile chiedere scusa, ma qualche volta è dovuto!
Il giorno dopo la strage di Erba, tutti hanno puntato il dito su di lui, lo straniero, l'extracomunitario, solamente lui infatti avrebbe potuto agire in quel modo, con tanta ferocia! Ed invece ad uccidere sono stati due italiani "doc", e nessuna scusa è arrivata all'innocente che nel massacro ha perso oltre alla moglie, il suo bambino di due anni, sgozzato senza pietà, reo di piangere troppo forte.
Nessun perdono sarà mai concesso, niente cambierà quello che è stato, ma forse la prossima volta qualcuno ci penserà prima di sparare sentenze!