
29 dicembre 2006
Con gli occhi di una bimba

09 dicembre 2006
Canzoni

27 novembre 2006
Pallone d'oro
Il Pallone d'Oro diventa di nuovo tricolore; dopo Gianni Rivera, Paolo Rossi e Roberto Baggio, Fabio Cannavaro lo porta di nuovo nel nostro Paese. Il difensore ha ottenuto 173 punti, precedendo Buffon (124 punti) ed Henry (121 punti). Ed invece di parlare del nostro mitico giocatore, ancora polemiche da parte di quegli invidiosi dei francesi! Masticano amaro, sui loro quotidiani si legge: "E' stata una scelta contro Zidane". "Doveva essere premiato Henry". Ed ancora quel gran signore di Michel Platini: "I giocatori che meritano di più quel premio per me sono Henry o Ronaldinho, siccome il premio va anche a chi vince il Mondiale, ho pensato che lo meritasse di più Buffon: ma per quanto riguarda la stagione calcistica sicuramente i più forti sono Henry e Ronaldinho". E Jean-Pierre Papin: "Al posto del difensore italiano doveva esserci Thierry Henry" , ed ancora Gerard Houllier: "E' il più grande scandalo, anno dopo anno Thierry Henry segna più di 20 reti. Il suo club va in finale della Champions League, lui va in finale della Coppa del mondo segnando contemporaneamente otto reti nella stagione con i Bleus. Ma c' è stata una campagna contro di lui". Lo volete sapere cosa penso? VAFFANCULO a Napoleone, Il Moulin Rouge, Platini, a la baguette, gli champs Elysèes, la Bastiglia, Manet, Monet, Ribaud, il gobbo di Notre Dame, la nouvelle Eloise, Alain Delon, il Roland Garros, Saint Germain, Saint Tropez, Rien ne va plus, les jeux sont faits, je suis Caterine Deneuve ! ... e a quel rottinculo di Zidane. 24 novembre 2006
Censure

A volte mi chiedo cosa stia accadendo, ho appena letto la notizia della multa di 25mila euro all'Agcom per la messa in onda del cartone animato "I Griffin" per «Espressioni volgari e turpiloquio». Non so se avete mai visto questo cartone, praticamente ricalca in chiave umoristica, i vizi e le virtù della famiglia media, (tipo i Simpson), è vero, non è "politicamente corretto" e ci sono scene comprensibili solo agli adulti, e allora? Ma perchè dobbiamo essere sempre quelli "Puliti", quelli "Perfetti", quelli "Bravi", che c'è di male ad essere "Umani", con i nostri stramaledetti difetti? Ma dove arriveremo? Come quelli della mia generazione, sono cresciuta guardando cartoni animati violenti come "daitan3", "il grande Mazinga", "l'uomo tigre", cartoni un po' "spinti" come "lamù", telefilm con protagonisti donne mozzafiato, playboy incalliti, corse clandestine, rapine, sparatorie e molto altro, e non mi sembra di essere cresciuta male così come i miei coetanei. Cosa ci imporranno tra poco? Perchè non capiscono che vietare non serve a niente soprattutto adesso che con internet ciascuno può trovare quello che vuole in rete senza nessuno sforzo! Non serve vietare ma educare, dare strumenti per capire, guidare e non comandare!
20 novembre 2006
Cambiamenti
Posso dire senza ombra di dubbio che non sono proprio amante dei cambiamenti! Adoro la monotonia della vita, il solito tram tram, sapere per filo e per segno cosa farò durante il giorno, la settimana e magari pianificarmi anche il mese ...In campo affettivo, invece, qualche bella novità ci vorrebbe proprio, un bel fuoco d'artificio, capace di sorprendermi come mai ... ma questa è un'altra storia e forse un giorno ne parlerò ... comunque, ritornando a quello di cui stavo parlando ... i mutamenti nel lavoro, non mi piacciono proprio, non ne posso più delle continue partenze, dei trasferimenti, non ci sono ancora abituata ed ogni volta che qualcuno se ne va mi fa male, e non riesco ad accettarlo fino a quando tutto ritorna monotonia. Chissà se mai riuscirò a farmi scorrere addosso la vita e tutte le sue sfumature ...
27 ottobre 2006
Povera Italia!
Quale mestiere conviene scegliere?Secondo le ultime dichiarazioni, presentate all'erario nel 2005 dai contribuenti, i pensionati che guadagnano circa 500 euro al mese dichiarano quanto i tassisti del Molise (in media 6.175 euro l'anno), i sarti in Puglia (4.048 euro annui), i parrucchieri in Campania (6.332 euro), i pescivendoli del Trentino (3.742 euro l'anno), i ceramisti dell' Emilia Romagna (2.744 euro), i titolari di autosaloni di Bolzano (1.073), i rivenditori di ricambi auto in Lombardia (5.556 euro). Gli orefici in Lombardia dichiarano 21.533 euro l' anno, come un maestro elementare. In tutte le altre regioni si scende, fino agli 11.990 euro della Calabria e passando per i 14.652 euro (meno di un metalmeccanico) del Lazio. In Lombardia i ristoratori (14.818 euro) e i titolari di Bar (14.830 euro) dichiarano circa 13.000 euro in meno di un meccanico (27.000 euro) e meno della metà di un idraulico (31.224 euro). Gli agenti immobiliari, nonostante i prezzi delle case, hanno dichiarato 17.497 euro in media, poco più di un operaio. A battere gli agenti immobiliari sono comunque i ristoratori laziali che con 11.903 euro sono sotto un pescivendolo veneto.
CHI DICHIARA DI PIÙ | CHI DICHIARA DI MENO | |
ABRUZZO | avvocati | ambulanti abbigliamento (5.800) |
BASILICATA | dentisti | ambulanti arredamento (5.403) |
BOLZANO | commercialisti (124.224) | calzaturieri |
CALABRIA | dentisti | pastai |
CAMPANIA | avvocati | mercerie |
EMILIA ROMAGNA | dentisti | ceramisti |
FRIULI V.GIULIA | dentisti | sarti |
LAZIO | avvocati | ambulanti calzature |
LIGURIA | commercialisti (57.469) | ambulanti arredamento (7.185) |
LOMBARDIA | commercialisti (88.368) | lavanderie |
MARCHE | commercialisti (52.942) | sarti |
MOLISE | commercialisti (29.339) | sarti |
PIEMONTE | ceramisti | lavanderie |
PUGLIA | avvocati | calzaturieri (1.856) |
SARDEGNA | commercialisti (41.543) | ambulanti abbigliamento (5.725) |
SICILIA | avvocati | ceramisti |
TOSCANA | commercialisti (59.693) | sarti |
TRENTINO | commercialisti (51.418) | commercianti strumenti music. (5.945) |
VALLE D'AOSTA | avvocati | ceramisti |
VENETO | commercialisti (74.088) | mercerie |
09 ottobre 2006
29 anni sembran pochi, poi ti volti a guardarli e non li trovi più
23 settembre 2006
Eutanasia
13 settembre 2006
Amicizie
Fino a pochi anni fa credevo molto nell'amicizia, ero veramente convinta che esistessero persone disposte a dare senza pretendere nulla in cambio, che uscissero con te solo per il gusto di passare una piacevole serata, senza nessun fine, senza egoismo! Sarà che in questo momento non credo in niente e in nessuno, sarà che sono rimasta delusa troppe volte, sarà per colpa del mio caratteraccio, sarà per quello che volete, ma adesso vedo con occhi diversi, adesso sono io la prima a dubitare degli altri, cosa che in passato non avrei mai fatto. Forse è giusto che ognuno pensi a se stesso, ma fa male, molto male rendersi conto di non aver nessuno vicino, sentirsi solo, solo con i tuoi pensieri e con le tue paure, solo quando sei triste e solo quando raramente non lo sei ...27 agosto 2006
Viva gli sposi
25 notte ... il tempo che passa lentamente, il cuore che batte impazzito ... il tempo adesso vola, è ora di alzarsi ... la testimone spalanca gli occhi ... oddio ... è mattina ... 26 agosto, il giorno del matrimonio! Si ricorda che quando le fu detto, a dicembre, le sembrava così lontano, e adesso eccola lì, il giorno è arrivato, ancora tutto da preparare ... 17 agosto 2006
Mal di vivere

Ma cos'è questo malessere che mina l'umore, che abbatte la volontà e nuoce ai sentimenti? E' difficile dirlo e spesso è impossibile capire perchè si impadronisce di te, ti toglie il sorriso e la tranquillità! Basta un pensiero, a volte una canzone, un film o semplicemente ti svegli una mattina ed eccolo che è arrivato e nessuno sa quando ti lascerà ... E allora cosa fare? Niente! Aspettare che passi, perchè tanto lo sai che prima o poi andrà via da dove è venuto, ma nel frattempo? Buttarsi nel lavoro? Tutto quello che ti permette di non pensare, cercare in qualsiasi modo di non riflettere, non è poi così difficile, il problema è che prima o poi ti fermi e il pensiero va sempre lì, al mal di vivere che non se ne va, non lo puoi mandare via, deve essere lui a lasciarti, il momento lo decide lui! E intanto starsene da soli, inventare mille scuse per non uscire, far credere che hai di meglio da fare, quando in realtà te ne stai nella tua stanza aspettando che finalmente il tuo ospite se ne vada! E quando ritornerai alla noiosa vita di tutti i giorni, quella che poi pensandoci bene, non è poi così tremenda, sorridere e far capire a chi ti circonda che tutto va bene, chiedere scusa in modo celato a chi ti ha più o meno sopportato ... sperando che lo straniero ritorni il più tardi possibile a farti di nuovo compagnia!
"lui non visse ,ma morì mentre era in vita, e non morì tardi, ma morì a lungo"
(Seneca)
15 agosto 2006
03 agosto 2006
Il sonno della ragione genera mostri
Il 2 agosto 1980, alle ore 10,25, una bomba esplose nella sala d'aspetto di seconda classe della stazione di Bologna. Lo scoppio fu violentissimo, provocò il crollo delle strutture sovrastanti le sale d'aspetto di prima e seconda classe dove si trovavano gli uffici dell'azienda di ristorazione Cigar e di circa 30 metri di pensilina. L'esplosione investì anche il treno Ancona-Chiasso in sosta al primo binario.Il soffio arroventato prodotto da una miscela di tritolo e T4 tranciò i destini di persone provenienti da 50 città diverse italiane e straniere.Il bilancio finale fu di 85 morti e 200 feriti. (testimonianze di Biacchesi e da "Il giorno")La violenza colpì alla cieca cancellando a casaccio vite, sogni, speranze.Maria Fresu si trovava nella sala della bomba con la figlia Angela di tre anni. Stavano partendo con due amiche per una breve vacanza sul lago di Garda. Il corpicino della piccola, la più giovane delle vittime, venne ritrovato subito. Solo il 29 dicembre furono riconosciuti i resti della madre.Marina Trolese, 16 anni, venne ricoverata all'ospedale Maggiore, il corpo devastato dalle ustioni. Con la sorella Chiara, 15 anni, era in partenza per l'Inghilterra. Le avevano accompagnate il fratello Andrea, e la madre Anna Maria Salvagnini. Il corpo di quest'ultima venne ritrovato dopo ore di scavo tra le macerie. Andrea e Chiara portano ancora sul corpo e nell'anima i segni dello scoppio. Marina morì dieci giorni dopo l'esplosione tra atroci sofferenze.Torquato Secci, impiegato alla Snia di Terni, venne allertato dalla telefonata di un amico del figlio Sergio, Ferruccio, che si trovava a Verona. Sergio lo aveva informato che a causa del ritardo del treno sul quale viaggiava, proveniente dalla Toscana, aveva perso una coincidenza a Bologna e aveva dovuto aspettare il treno successivo.Poi non ne aveva più saputo nulla.Solo il giorno successivo, telefonando all'Ufficio assistenza del Comune di Bologna, Secci scoprì che suo figlio era ricoverato al reparto Rianimazione dell'ospedale Maggiore."Mi venne incontro un giovane medico, che con molta calma cercò di prepararmi alla visione che da lì a poco mi avrebbe fatto inorridire", ha scritto Secci, "la visione era talmente brutale e agghiacciante che mi lasciò senza fiato. Solo dopo un po' mi ripresi e riuscii a dire solo poche e incoraggianti parole accolte da Sergio con l'evidente, espressa consapevolezza di chi, purtroppo teme di non poter subire le conseguenze di tutte le menomazioni e lacerazioni che tanto erano evidenti sul suo corpo".Nel 1981 Torquato Secci diventò presidente dell'Associazione tra i familiari delle vittime della strage.La città si trasformò in una gigantesca macchina di soccorso e assistenza per le vittime, i sopravvissuti e i loro parenti.I vigili del fuoco dirottarono sulla stazione un autobus, il numero 37, che si trasformò in un carro funebre.E' lì che vennero deposti e coperti da lenzuola bianche i primi corpi estratti dalle macerie.Alle 17,30, il presidente della Repubblica Sandro Pertini arrivò in elicottero all'aeroporto di Borgo Panigale e si precipitò all'ospedale Maggiore dove era stata allestita una delle tre camere mortuarie.Per poche ore era circolata l'ipotesi che la strage fosse stata provocata dall'esplosione di una caldaia ma, quando il presidente arrivò a Bologna, era già stato trovato il cratere provocato da una bomba.Incontrando i giornalisti Pertini non nasconse lo sgomento: "Signori, non ho parole" disse,"siamo di fronte all'impresa più criminale che sia avvenuta in Italia".Ancora prima dei funerali, fissati per il 6 agosto, si svolsero manifestazioni in Piazza Maggiore a testimonianza delle immediate reazioni della città.Il giorno fissato per la cerimonia funebre nella basilica di San Petronio, si mescolano in piazza rabbia e dolore.Solo 7 vittime ebbero il funerale di stato.Il 17 agosto "l'Espresso" uscì con un numero speciale sulla strage.In copertina un quadro a cui Guttuso ha dato lo stesso titolo che Francisco Goya aveva scelto per uno dei suoi 16 Capricci: "Il sonno della ragione genera mostri".Guttuso ha solo aggiunto una data: 2 agosto 1980.Cominciò una delle indagini più difficili della storia giudiziaria italiana.
Il primo allarme è contenuto in un documento acquisito dalla Corte d’Assise di Bologna intitolato “Situazione mensile del terrorismo – giugno 1980”, in cui tra l’altro si segnala “la particolare pericolosità del terrorismo di destra che (…) può realizzare imprese terroristiche imprevedibili con alta potenzialità distruttiva e destabilizzante"
Il secondo, molto più preciso, è costituito da quanto un detenuto del carcere di Padova, in presenza del suo avvocato di fiducia, riferisce al giudice di sorveglianza: Il 10 luglio 1980, Luigi Presilio Vettore, detenuto per reati comuni, spiegò al magistrato che era imminente un gravissimo attentato da parte di un gruppo estremista. Lo stesso gruppo gli aveva proposto di partecipare a un successivo attentato contro il giudice di Treviso Giancarlo Stiz, a suo tempo impegnato in indagini connesse a quelle sulla strage di piazza Fontana.La fonte di Vettore era il neofascista Roberto Rinani, inserito nella cellula eversiva di Massimiliano Fachini.
Ultimo, ma certo non per importanza, è il rapporto al Sisde con cui il colonnello Amos Spiazzi, a suo tempo coinvolto nell'indagine sulla "Rosa dei venti", preannunciò azioni eclatanti della destra eversiva.Interrogato dal giudice istruttore di Bologna, Spiazzi affermò: “Il mio appunto contiene effettivamente dei riferimenti alla strage di Bologna, come più volte l’ufficio mi ha fatto rilevare..."
30 luglio 2006
La mia generazione
La nostra generazione, quella di noi nati alla fine degli anni '70 (anno più, anno meno), quelli che non vedono un futuro roseo, quelli che pensano che programmare il domani sia quasi impossibile, lavoro precario, contratti a tempo determinato, co.co.pro., co.co.co., partita Iva, stipendi di 900 euro, o meno, al mese, mutuo a vita sulla casa. Noi non abbiamo fatto la Guerra, né abbiamo visto lo sbarco sulla luna, non abbiamo vissuto gli anni di piombo, né abbiamo votato il referendum per l'aborto e per il divorzio, la nostra memoria calcisitca comincia coi Mondiali in Messico '86. Per non aver vissuto direttamente il '68 ci dicono che non abbiamo ideali, che siamo vuoti, mentre ne sappiamo di più di quanto credono e più di quanto sapranno mai i nostri figli. Babbo Natale non sempre ci portava ciò che chiedevamo e la Befana si limitava a mettere un po' di carbone dolce e qualche caramella nella calza. Siamo l'ultima generazione che ha imparato a giocare con le biglie, a farsi la pista sulla sabbia, a saltare la corda, a giocare a un-due-tre-stella, e allo stesso tempo i primi ad aver giocato coi videogiochi, ad essere andati ai parchi di divertimento o aver visto i cartoni animati a colori. Abbiamo indossato pantaloni a campana, a sigaretta, a zampa di elefante, un orologio a destra e uno a sinistra, braccialetti colorati che arrivavano fino ai gomiti. Andavamo a scuola quando il 1 novembre era il giorno dei Santi e non Halloween, quando ancora si veniva bocciati o rimandati a settembre, siamo stati gli ultimi a fare la Maturità. Siamo stati etichettati come Generazione X e abbiamo dovuto sorbirci Sentieri e i Visitors, Twin Peaks e Beverly Hills (ti piacquero allora, vai a rivederli adesso, vedrai che delusione). Abbiamo pianto per Candy-Candy e Remì, ci siamo innamorate dei fratelli di Georgie, abbiamo riso con Spank, ballato con Heather Parisi, cantato con Cristina D'Avena, imparato la mitologia greca con Pollon, la rivoluzione francese con Lady Oscar e Il tulipano Nero. Ci ricordano sempre fatti accaduti prima che nascessimo, come se non avessimo vissuto nessun avvenimento storico. Abbiamo imparato che cos'è il terrorismo, abbiamo visto cadere il muro di Berlino e le Torri Gemelle, e Clinton avere relazioni improprie con la segretaria nella Stanza Ovale; siamo state le più giovani vittime di Cernobyl; quelli della nostra generazione l'hanno fatta la guerra (Kosovo, Afghanistan, Iraq); abbiamo gridato NO NATO, fuori le basi dall'Italia, senza sapere molto bene cosa significasse, per poi capirlo di colpo un 11 di settembre. Abbiamo imparato a programmare un videoregistratore prima di chiunque altro, abbiamo giocato a Pac-Man, credevamo che internet sarebbe stato un mondo libero. Siamo la generazione di Bim Bum Bam, di Clementina-e-il-Piccolo-Mugnaio-Bianco e del Drive-in. Siamo la generazione che andò al cinema a vedere i film di Bud Spencer e Terence Hill. Quelli cresciuti ascoltando gli Europe e Nik Kamen, e gli ultimi a usare dei gettoni del telefono. Ci siamo emozionati con Superman, ET o Alla Ricerca dell'Arca Perduta. Bevevamo il Billy e mangiavamo le Big Bubble; al supermercato le cassiere ci davano le caramelline di zucchero come resto. Un gelato costava 500 lire... e te ne davano veramente tanto!!! Siamo la generazione di Crystal Ball ("con Crystal Ball ci puoi giocare..."), delle sorprese del Mulino Bianco, dei mattoncini Lego a forma di mattoncino, dei Puffi, Magnum P.I., Holly e Benji, Mimì Ayuara, Il fantastico mondo di Paul, l'Incredibile Hulk, Poochie, Yattaman, Iridella, He- man, Lamù, Creamy, Kiss Me Licia, i Barbapapà, Jeeg Robot d'acciaio, Il Grande Mazinga, i Mini-Pony, le Micro-Machine, Big Jim e la casa di Barbie di cartone ma con l'ascensore. L'ultima generazione a vedere il proprio padre caricare il portapacchi della macchina all'inverosimile per andare in vacanza 15 giorni magari in un campeggio libero. Abbiamo visto le nostre nonne e le nostre mamme guardare Anche i ricchi piangono, Dinasty e Dallas, siamo stati quelli che speravano che ai 18 anni avrebbero avuto una macchina arancione come il Generale Lee, siamo stati quelli che si rotolavano a terra tra il fango, che sporcavano i pantaloni alle ginocchia di erba, quelli che a merenda mangiavano sfilatini di pane, quelli che bevevano latte e Sprint o con il Nesquik. Guardandoci indietro è difficile credere che siamo ancora vivi: viaggiavamo in macchina senza cinture, senza seggiolini speciali e senza air-bag; facevamo viaggi di 10-12 ore e non soffrivamo di sindrome da classe turista. Non avevamo porte con protezioni, armadi o flaconi di medicinali con chiusure a prova di bambino. Andavamo in bicicletta senza casco né protezioni per le ginocchia o i gomiti. Le altalene erano di ferro con gli spigoli vivi e il gioco delle penitenze era bestiale. Non c'erano i cellulari. Andavamo a scuola carichi di libri e quaderni, tutti infilati in una cartella che raramente aveva gli spallacci imbottiti, e tanto meno e rotelle!! Magiavamo dolci e bevevamo bibite, ma non eravamo obesi, al limite uno era grasso e fine. Ci attaccavamo alla stessa bottiglia per bere e nessuno si è mai infettato. Ci trasmettevamo solo i pidocchi a scuola, cosa che le nostre madri sistemavamo lavandoci la testa con l'aceto. Non avevamo Playstation, Nintendo DS, videogiochi, 99 canali televisivi, dolby-surround, cellulari, computer e Internet, però ce la spassavamo parecchio, bevevamo l'acqua direttamente alle fontane dei parchi, acqua non imbottigliata, che bevono anche i cani! giocavamo al gioco della bottiglia o a quello della verità, non in una chat dicendo :) :D :P Abbiamo avuto libertà, fallimenti, successi e responsabilità e abbiamo imparato a crescere con tutto ciò. Tu sei uno di nostri?20 luglio 2006
Mono Pole Pole
Lunedì 17 Luglio sono andata a vedere uno spettacolo di Giobbe Covatta! Era la prima volta che lo vedevo e credo proprio che non sarà l'ultima! Non so se avete mai avuto occasione di sentire un suo monologo, è straordinario il modo con cui riesce a far ridere e dopo pochi istanti a farti venire il nodo alla gola. Giobbe entra in scena ... "due cacciatori bianchi in mezzo alla savana si ritrovano di fronte ad un leone. Allora estraggono il fucile e sparano, però l'arma è inceppata. A questo punto uno dei due posa lo zainetto, ne estrae un paio di scarpe da tennis, e se le infila dopo essersi tolto gli scarponi. L'altro, terrorizzato e un po' perplesso, gli fa: «E tu, con quelle, pensi di andare più veloce del leone?». E il primo: «Più veloce del leone no, ma più veloce di te...»" Lo spettacolo comincia con questa storiella ... Una partita a Monopoli è uguale in tutto il mondo? La risposta a questa domanda è « NO ». Le regole sono diverse, diversi gli imprevisti e le probabilità almeno quanto diversi sono i giocatori del mondo occidentale e del continente africano. Sullo sfondo in verticale un gigantesco Monopoli, il “Mono Pole Pole”, una ruota della fortuna, o per meglio dire della iella, il pretesto per raccontare l' Africa, storie e motivazioni del difficile rapporto tra il primo mondo, bianco e capitalista, e il terzo mondo, nero e morente, colpito dai peggiori cataclismi, mali ed infamie che l’uomo e questa terra possono produrre. Il dado africano ha sei facce con un unico numero, l’uno, ed è difficile andare avanti senza saltare la casella delle malattie , il carcere per motivi politici, la fame, la sete, la morte infantile, le guerre per il petrolio, le scorie nucleari gettate a milioni di barili, le mine antiuomo ... Un pugno allo stomaco quando racconta che 33.000 bambini al giorno muoiono di fame, di stenti e di malattie, ma quanti sono 33.000? Giobbe prende in mano qualcosa, un elenco, l’elenco telefonico di Terni, ecco quanti sono 33.000! Con la lettura della carta dei diritti del Bambino, (firmata da 190 paesi su 192, non l’hanno sottoscritta soltanto la povera Somalia ed i padroni del Mondo a stelle e strisce), arriva la batosta finale, immagini di bambini soldato, malnutriti e malati; schiaffi al nostro perbenismo, alla nostra indifferenza, al capitalismo, al nostro egoismo, ai villaggi vacanze, alla chirurgia plastica, ai cosmetici e lingerie pagati a peso d'oro, all'apparire, alla cultura dello spreco, miliardi di persone vivono con un meno di un dollaro al giorno e noi abbiamo il coraggio di lamentarci, complimenti!Lo spettacolo affronta anche argomenti comici, vignette divertenti e battute originali ma passano in secondo piano, quello che rimane nella mente sono le foto dei bambini, i loro sguardi e il loro non futuro! C'è tanto da fare, è possibile migliorare questo mondo, ne sono convinta allora perchè non provarci? Partiamo dalle piccole cose, un passo alla volta, prima o poi questo mondo dovrà cambiare, dovrà farlo ...
Amref promuove la protezione di sorgenti, la costruzione di pozzi e acquedotti e l'educazione ad un corretto utilizzo dell'acqua: ogni pozzo costa 2.000 €. Amref gestisce corsi di educazione igienico-sanitaria, costruisce nuove strutture e ripara quelle esistenti. Con 25 €. si regalano libri e materiale scolastico ad un'intera classe, con 191 €. si finanzia un corso di educazione e prevenzione. Nel sud del Sudan Amref ha aperto un centro per la formazione di personale sanitario del luogo. Ogni diplomato sarà in grado di eseguire semplici interventi chirurgici, vaccinare e curare le malattie più comuni. Una borsa di studio biennale costa 3.270 €. Amref è presente nei campi profughi con progetti idrici e programmi di vaccinazione ed educazione alla salute. Con 8 €. si salva un bambino dalla malaria, con 65 €. si vaccinano dieci bambini contro le sei malattie più diffuse e generalmente mortali. Amref lavora nelle baraccopoli di Nairobi per aiutare i bambini abbandonati o orfani e dar loro un futuro. Con 250 €. si salva un bambino dalla strada. Amref ha i "dottori volanti", che forniscono assistenza medica ad oltre ottanta ospedali situati in aree remote e difficilmente accessibili via terra. Il finanziamento completo della visita di un dottore ad un ospedale costa 2.940 €. Per donare on-line ad Amref clicca qui. Il sostegno ad Amref si può esprimere anche tramite: Conto corrente postale n.35023001 intestato ad Amref Italia Onlus via Settembrini 30 - 00195 Roma, Bonifico bancario sul conto n.1007932 intestato ad Amref Italia Onlus presso Monte dei Paschi di siena - Ag. Roma 2 - ABI 1030 - CAB 03202, Carta di credito telefonando al n.06 3202222. Ogni donazione è detraibile dalle tasse. Fate quel che credete.
10 luglio 2006
Gioia Mondiale

16 giugno 2006
Mio dolce dormire ...

Ma quanto sarà bello il mare! E soprattutto ... ma quanto sarà bello dormire al mare !!! Domenica sera sono andata per qualche giorno a Marina, sono stata proprio fortunata, il tempo è stato stupendo ed io me ne sono stata lunedì, martedì e giovedì (mercoledì ho rinunciato per non strafare!!!) come una lucertolina spaparanzata sotto i benevoli raggi del sole, ai piedi il mare, come sottofondo le onde, i gabbiani, qualche grido di bambino e le chiacchere dei soliti noti !!! E poi che dire? Lunghe passeggiate senza avere ai piedi quelle insopportabili scarpe antinfortunistiche! E stasera la Luminaria! Peccato che lunedì si sta inesorabilmente avvicinando, speriamo a luglio di poter fare il bis ...
08 giugno 2006
Referendum

Il 25 e il 26 Giugno ( non tutti ancora lo sanno) saremo chiamati a votare per il referendum sulla "riforma" della Costituzione.
01 giugno 2006
La bellezza perfetta

E' difficile guardarsi allo specchio e sorridere soprattutto quando hai avuto una brutta giornata, oppure quando pensi che nessuno possa capirti o peggio ancora quando non sai neanche te cosa c'è che non va ... Qualche volta però basta un pensiero, un'immagine, una canzone per farti dimenticare il motivo per cui eri triste ... a volte basta leggere poche righe trovate per caso ...
- Per avere una bella bocca, pronuncia parole gentili.
- Per avere occhi splendidi, ricerca la bontà nella gente.
- Per avere un fisico snello, condividi il cibo con gli affamati.
- Per avere dei bei capelli, lascia che un bambino vi passi le sue dita almeno una volta al giorno.
- Per avere un bel portamento cammina come se tu non fossi mai sola.
- Le persone, molto più che le cose, hanno bisogno di essere restaurate, ravvivate, rigenerate e liberate; non respingere mai nessuno.
- Ricorda, se ti capita di aver bisogno di una mano, la troverai all'estremità delle tue braccia. Invecchiando ti accorgerai di avere due mani, una per aiutare te stessa, l'altra per aiutare gli altri.
- La bellezza di una donna non sono i vestiti che indossa, la linea che ha o il modo con cui sono acconciati i suoi capelli. La bellezza di una donna deve essere vista nei suoi occhi perchè là si trova l'accesso al suo cuore, il posto dove risiede l'amore.
- La bellezza di una donna non è nell'aspetto del viso. La vera bellezza di una donna si riflette nella sua anima. Consiste nell'amore che dona, nella passione che mostra.
- La bellezza di una donna cresce con il passare degli anni.
(Audrey Hepburn)
30 maggio 2006
Come si cambia!

E' strano come le cose e soprattutto i punti di vista cambino con il passare del tempo! E sinceramente in certe occasioni è anche triste! Domenica scorsa sono andata a Gardaland, sveglia alle 4 di mattina, partenza alle 5 da Pisa, tappa a Lucca, viaggio in pulman di circa quattro ore. "Stranamente" sono stata poco bene, mi è toccato andare in prima fila mentre tutti i miei compagni casinisti se ne stavano in fondo a divertirsi (certe cose però non cambiano proprio mai), tutti hanno fatto colazione mentre io li guardavo e finalmente l'arrivo nel grande parco divertimenti. Arrivata davanti ai giochi il panico si impadroniva di me sempre di più mentre la fila avanzava ... e questo è proprio strano, pensate che sono sempre stata l'unica nella mia compagnia a fare sempre i giochi spericolati in tutti i parchi visitati, e sempre più di una volta. Non so perchè mi sia presa così e non è la prima volta, sarà la vecchiaia, comunque niente di traumatico dato che i giochi li ho fatti tutti ugualmente anche se con un po' di strizza! Chissà cos'è che cambia in noi, io un'idea me la sono fatta e voi???
22 maggio 2006
il modo giusto di amare

29 aprile 2006
Basta!

24 aprile 2006
The One
Ieri 23 aprile al Filaforum di Assago c'è stata una megafesta per tutti i dipendenti MediaWorld! Mamma mia quanti eravamo, quasi 5.000 e chissà quanta gente mancava!!!Partenza alle ore 13 dal punto vendita di Lucca e dopo ben 4 ore di viaggio in pullman finalmente siamo arrivati a destinazione; tappeti rossi, interviste, fotografie ed ogni gentilezza per noi, per la prima volta eravamo noi i clienti, che bello! Cibo e bibite a volontà, sorrisi e musica ad ogni angolo ...
E poi lo spettacolo vero e proprio ... i protagonisti di Zelig Circus, ballerini professionisti ed udite udite Giorgia! Alle 2 il nostro pullman è ripartito, ci siamo tutti addormentati in pochi minuti; mi sono messa sotto le lenzuola alle 6:15 ed è stato un attimo, la sveglia è suonata (13:30) e di nuovo a lavoro ... così è la vita no? E' stata una bella giornata, un po' strapazzante ma mi sono divertita ...
19 aprile 2006
Scambia una graffetta con un anno di affitto
Qualche giorno fa ho letto sul quotidiano"La Repubblica" un articolo molto strano e abbastanza divertente ed ho pensato di rendervi partecipi pubblicandolo sul mio blog, buona lettura a tutti!
Kyle MacDonald, canadese, 26 anni, mira a ottenere grazie al baratto una casa di proprietà. In circa dieci mesi è riuscito a barattare, oggetto dopo oggetto, una graffetta rossa con una casa in affitto per un anno. Tutto è cominciato lo scorso luglio con un annuncio su un sito specializzato in inserzioni di ogni tipo. MacDonald ha offerto la sua graffetta, dicendo semplicemente che avrebbe voluto barattarla con qualcosa di meglio. La risposta è arrivata da due signore che in cambio gli hanno dato una penna a forma di pesce. Un po' di fortuna (e forse anche un po' di fascino, perché le prime con le quali ha fatto affari sono donne) e MacDonald ha scambiato la penna con un pomello decorato in ceramica, questo con un fornello da campeggio, che ha scambiato poi con un generatore. Dietro a ogni baratto c'è anche una storia di incontri e casualità, materiale buono per una delle attività di MacDonald, che oltre a inseguire il sogno di una casa di proprietà scrive racconti e un blog piuttosto seguito, soprattutto ora. Il tragitto verso la casa è proseguito dal generatore a un "kit istantaneo per feste", una barile di birra vuoto e una promessa, fatta da un tizio di New York, di riempirlo quanto prima. Nel frattempo MacDonald ha anche rischiato di perdere tutto, perché mentre aspettava di barattare il generatore, lo ha lasciato in deposito in un hotel, dove i vigili del fuoco lo hanno sequestrato perché perdeva gas. E' stato uno dei momenti di maggior tensione della storia, ha raccontato.MacDonald è riuscito a recuperare il generatore, a ottenere il barile di birra e scambiarlo con un gatto delle nevi. Il baratto sembra poco probabile, come quelli successivi (mezzo da neve con viaggio a Yahk, cittadina poco ospitale nella British Columbia, poi un camioncino ceduto a un musicista in cambio di un contratto di registrazione, scambiato da un'aspirante cantante per un anno di affitto gratis). Ma non si può dimenticare che a questo punto la storia era finita anche sulla televisione canadese e quindi alcuni scambi sono stati favoriti dalla popolarità. Comunque MacDonald ha dovuto mettere sul piatto, oltre alla sua abilità di venditore, anche un'ottima capacità di adattamento. Per ora ha ottenuto una casa in affitto gratis per un anno, ma a Phoenix, Arizona, piuttosto lontano da dove ha sempre vissuto. La sua ricerca va avanti, anche perché dietro a tutta la storia c'è una buona componente di divertimento, che MacDonald vuole mantenere inalterata anche adesso che ha moltissime offerte. E che il giovane canadese si stia divertendo è chiaro dal suo blog. Proprio oggi sapendo che la sua storia è arrivata alle grandi agenzie internazionali, Kyle ha mandato un post nel quale invita a un altro baratto-gioco. "Poiché la mia storia uscirà su molti giornali - scrive - vi invito a mandarmi una copia dell'articolo, in cambio io vi spedirò a casa una ricercatissima toppa in tessuto con una clip rossa".
16 aprile 2006
09 aprile 2006
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